giovedì 8 novembre 2012

Line of Sight - Lucas Brunelle

Per oltre 10 anni Lucas Brunelle ha filmato alleycat in giro per il mondo, grazie alle videocamere che si teneva sul casco. Ora è uscito il film. Buona visione!


mercoledì 24 ottobre 2012

Bisogna prenderla con filosofia.

Beh, che dire, leggetevelo! Merita davvero ;)

di Mario Rossi.

Il ciclista e il guano sulla spalla.

Ho fatto finta di niente, non ho battuto ciglio, ho proseguito spedito, tra auto col parabrezza butterato, scooter in accelerazione fuggiasca e cecchini spasmodici tra i rami dei platani del Lungotevere.
Intorno, a terra e in aria, guano.Eppure l’ho sentito. Me l’aspettavo da trecento metri, stupito che venissi risparmiato.
Fioccava tutt'intorno. Distinto, il rumore dei proiettili sulle lamiere e sui parabrezza, sui caschi e a terra. Mi sembrava di essere a Iwo Jima, che dovessi conquistare la spiaggia o l’incrocio. Me l’aspettavo e non arrivava.


Per un momento, materialista pentito, ho pensato che lo spirito della bici mi stesse proteggendo. Il grande spirito della bicicletta. E vedevo il semaforo avvicinarsi, l’incrocio senza platani, senza storni e senza guano.
Filavo al centro esatto del Lungotevere, sotto al corridoio aereo in cui i rami non si toccano e si immagina minore densità di colon ornitologici, lo spazio dove si potrebbe vedere il cielo se non ci fossero che ali frenetiche.

Filavo al centro tra un milione di auto da un lato e un milione dall’altro, tutte colpite. L’ho sentito. Le auto intorno coperte di merda e io indecentemente pulito, a testa alta. L’ho sentito, leggero e infido, un tocco. Il semaforo a trenta metri.

Ho proseguito, a testa alta. Non ho battuto ciglio. Spedito, ho fatto finta di niente.


Mi poteva beccare in fronte, e sarebbe stato peggio. Non ne faccio un dramma, nemmeno del fatto che lo spirito della bici non è vero che mi stava proteggendo e così sono ricaduto nel materialismo di sempre. Considerando come erano conciati i parabrezza mi poteva andare peggio. E di tutti gli uccellini tra i rami, tanti, un’infinità, uno solo m’ha fatto lo sgarbo. Magari ha pure sbagliato mira. Non voleva, l’ha intruppato il cugino proprio nel mentre. Quindi, storno, stornello non te ne voglio.

Storno, tu sei la natura e ti voglio bene. Così te lo dirò in americano.
WATT HELL UP YEAH UNDER COOL. OH!

Qui il blog dell'autore,  autonomiapedali.


Feel like a sir.


lunedì 22 ottobre 2012

#arietigotovenezia

Domenica 21 ottobre, autunno. A Ferrara (e non solo…) iniziano a farci compagnia i “nebbioni” di una volta…
Ma noi ferraresi non ci perdiamo d’animo, anzi, siamo più a nostro agio e allora via che si va! Zainetto in spalla, biciclettina e via in stazione.
Non sto a raccontarvi le “comodità e le agevolazioni” che può avere chi gira in treno con bici al seguito in Italia…le conoscete benissimo!
Si fa Ferrara-Chioggia con cambio a Rovigo, dove saliamo su una diligenza diesel del 1915/18 da un vagone, ovviamente con apposito vano per trasporto biciclette…
Arrivati a Chioggia si pedala un po’ per le vie e i vicoli a ridosso del porto e percorriamo anche la bella “promenade” nel silenzio della domenica mattina, incrociando qualche podista con le cuffiette e famiglie a passeggio. Sulle panchine c’è chi legge un libro e l’unico “rumore” che si sente è quello dei gabbiani che si litigano il pane che una signora gli lancia, "come tutte le mattine", ci dice lei.
Ci imbarchiamo quindi sul traghetto per Pellestrina:
“Avete la carta Venezia”? No! “Non avete niente”? No! “Sono 7 euro + 1.10 euro per la bici” OK!
Durante la breve navigazione veniamo presi d’assalto da curiosi abitanti del luogo che di biciclette ne vedono e ne adoperano ben poche, figuriamoci di bici fisse! Ma…i freni? Come fai a frenare? Ah…allora sono come le olandesi! No! Ecc. ecc. ecc. anche questa storia la conoscete molto bene ;-)
Arriviamo sull’isola di Pellestrina, è quasi ora di pranzo ma ci avventuriamo sulla stradina che costeggia i murazzi fino ad entrare nella pineta di Ca’ Roman. Torniamo quindi verso il centro abitato, ammirando le coloratissime case dell'isola e notando che tutti e dico tutti hanno i panni ad asciugare appesi in bella vista, infatti si pedala tra i profumi del bucato appena steso, l'odore di mare, di salsedine, di olio motore dei pescherecci e profumo di pesce fritto e di grigliata. Adoro questi posti, amo il mare e i porti di pescatori. Basta, fame!! Ci fermiamo in un ristorante (dopo i preziosi consigli degli indigeni…vero Emi? ;-) a mangiare due piattini di pesce. Passacuore…mmmhh…non proprio, magari! Tardi, tardi, perdiamo il treno! Allora si riparte, direzione nord, passando per un paio di paesini e giungiamo all’attracco del traghetto per il Lido dopo aver percorso tutta la sottile isola di Pellestrina.
“Avete la carta Venezia”? No! “Non avete niente”? No! “Sono 7 euro + 1.10 euro per la bici” OK!
Sul traghetto facciamo conoscenza con alcuni cicloturisti del luogo, che stavano facendo più o meno il nostro stesso percorso con bici a noleggio. Si sbarca e si prosegue lungo la ciclabile che costeggia la laguna di Chioggia. Ad un incrocio però siamo un po’ incerti sulla direzione da prendere ma ecco che ci raggiungono i cicloturisti e si prosegue per un bel tratto chiacchierando con loro e tra discorsi di bici, freni ecc. ci spiegano anche come funzionano i biglietti per i traghetti e la fatidica “Carta Venezia” Ahhhh….ecco! (…azz!!)
Ad un certo punto poi, uno di loro che ci stava facendo strada, forse preso dall’euforia dopo le nostre spiegazioni (solite) su come si frena, perché e per come, davanti a noi con la sua bici da passeggio inizia a fare delle evoluzioni andando a zig zag da una corsia all’altra della strada rischiando la pelle al sopraggiungere degli “amici” automobilisti veneziani, che al Lido avendo solo un’unica strada dritta, praticamente hanno il volante saldato…ma non il clacson e…zero tolerance!!
Arriviamo all’imbarco per Venezia, andiamo alla cassa e…
“Avete la carta Venezia”? No! “Non avete niente”? No! “Sono 8 euro + 1.10 euro per la bici” OK!
“Ah…ma…con le bici non potete andare a Venezia” Come???!!! “Eh no…bla bla bla…la legge…bla bla bla… (ok, io me ne ero dimenticato ma nessuno di noi ci aveva pensato, comunque non faccio ulteriori commenti, avete capito, Venezia loves cyclists)
Proseguiamo quindi per l’attracco del traghetto, ci imbarchiamo e incontriamo di nuovo uno dei cicloturisti di prima che ci tiene compagnia durante la navigazione, lungo la quale incrociamo diversi “bestioni” da crociera. La MSC Opera, MSC Musica, Costa Favolosa, Serenade of the seas che pensandoci sono barchette a confronto della nave da crociera più grande del mondo, la Oasis of the seas!
Comunque la laguna di sera vista dal mare è bellissima! Si sbarca e il gentile cicloturista ci accompagna praticamente fino alla stazione Santa Lucia, foto di rito  e via a timbrare i biglietti per il ritorno!
Bellissimo giro, salasso annunciato o quasi per i trasferimenti in traghetto ma giornata stupenda pedalando con amici e ammirando panorami bellissimi.

Alla prossima ARIETI

































Tutte le foto sul mio FB



lunedì 15 ottobre 2012

Cykeln Magazine #02



È appena uscita la seconda uscita di Cykeln, scaricatevelo! Intervista a Frenk di IRIDE (tra le altre cose, 4° alla RHC di Milano di ieri, dopo una caduta al primo tornante!), intervista a Nicole -che vedete anche in copertina, qui sopra- e tante altre cose strambe quanto fatte bene!

Enjoy!


mercoledì 26 settembre 2012

Fakenger Guerrilla - 29 Settembre



Guai a chi non viene!
"Quando Buzz Meeks arrivò, aveva con sé novantaquattromila dollari, nove chili d'eroina pura, un fucile a pompa calibro 12, una 38 special, una 45 automatica e un coltello a serramanico che aveva comprato da un pachuco alla frontiera,"

A voi basteranno 4€, una bicicletta e poco altro per partecipare alla prima alleycat veronese.

Verona
Sabato 29 Settembre ore 14:00

Bastione Santo Spirito, Ingresso via Città di Nimes.


Da portare nel gonnellino di Eta Beta:
- Mappa -
- Borsa/zaino -
- Casco -
- Lock -
- Camera d'aria e attrezzi vari -
- Magari anche una bici -


mercoledì 5 settembre 2012

Chapeau!

Alex Zanardi, oro nel cronometro H4 alle Paralimpiadi di Londra.


Qui altri campioni, stima infinita.

lunedì 3 settembre 2012

Petizione | Obiettivo #30eLode

Petizione promossa dal movimento #salvaiciclisti :)

Firmate per voi, per i vostri figli, per i vostri genitori!

Articolo su La Repubblica.


Petizione su Change.org.

lunedì 27 agosto 2012

sabato 25 agosto 2012

Mi basta poco

Spingo sui pedali e mi allontano dal traffico che c'è nel centro, smetto di sentire il suono delle macchine, il bisogno di stare a destra per lasciar spazio ad autobus e camion finisce non appena rimaniamo soli la strada, la bici ed io.

I suoni si azzerano, poi piano piano comincio a sentire il rumore del vento, poi il "rrrrrr" delle ruote mezze sgonfie sull'asfalto, poi addirittura il rumore dei raggi che tagliano l'aria e frusciano un po'.

Intorno a me la semplicità della natura, minimale e perfetta. In un secondo mi sento nel mio mondo.





venerdì 24 agosto 2012

Tutta colpa di MASH SF

Giusto perché non dimentichiate che tutto iniziò da qui praticamente...correva l'anno 2007

martedì 21 agosto 2012

W la Romagna e la pida coi sardoni!

Romagna chiama e piccola delegazione ARIETI risponde!
Si parte! Io, Rimo e Fede andiamo in Romagna in bicicletta...con la bicicletta caricata sul treno ;)
Eh si perché in Italia esiste anche qualche treno con il trasporto bici, addirittura un regionale veloce (!)
Sabato 18...eh già, un sacco di gente torna ma un sacco di gente ancora parte per le vacanze, quindi Bologna-Ferrara seduti con bici al sicuro ma Bologna-Rimini... un ora e mezza in piedi...sob!
Ma arrivati in Riviera lo stress e la stanchezza spariscono! Dritti in spiaggia, bagno rigenerante, un oretta di sole (ho rischiato di ustionarmi) poi si incontra Giulia (finalmenteeee!!! :) e dopo l'immancabile foto alla Eye Love Rimini, la ruota panoramica che campeggia sullo sfondo, si va alla Casina del Bosco a mangiare piade sfogliate che sono una bomba! Una per tutte quella con sardoncini grigliati nella loro bella panatura dorata come solo i romagnoli sanno fare, radicchio e cipollotto. Poi quella che anni fa chiamavano "piada del birro", roastbeef, insalata, pomodori e maionese e ultima ma non meno importante (anzi!) pecorino e mostarda di pere.
Giusto un paio di assaggini insomma e non contenti ci spariamo anche il dolce, una cheesecake alla...loro maniera, non era buona, nonononono!!
Piccolo momento di relax in un parco di fronte al mare e via in sella! Andiamo con Giulia a trovare Lauretta che ha da poco aperto Puro & Bio, se non conoscete queste gelaterie romagnole vi dico solo che fanno il gelato più buono nel mondo, provare per credere (cit.)
Il treno, il treno!!! Già... tocca scappare, Giulia torna al lavoro e noi si corre in stazione, carichiamo le nostre bici incastrandole tra un'altra dozzina cariche di borse e ci facciamo tutto il viaggio seduti alla bene meglio sugli scalini di fronte alle porte di uscita della carrozza, facendo conoscenza con altri cicloturisti e un simpatico controllore che una volta salito non si è mosso di li, anche perché il treno era di nuovo pienissimo!
W la Romagna...torneremo presto!





















lunedì 13 agosto 2012

Benvenuti a Felonica, il Paese delle Cipolle

Siamo in Lombardia! Ebbene si, per arrivare a Felonica da Ferrara, si parte dall'Emilia, si passa per il Veneto e si arriva in Lombardia, in provincia di Mantova, vicino a Sermide.
Ci troviamo quindi sabato pomeriggio all'attracco a Santa Maria Maddalena, primo paese dopo il ponte di ferro che collega Emilia e Veneto. Siamo i pedali del sabato...appunto, non c'è nemmeno una donna con noi, siamo io, Lambe, Laki, e Lagua. Il programma è percorrere l'argine Sinistra Po, risalendo fino a Ficarolo, attraversare il ponte, passare sull'argine Destra Po e continuare a risalire ancora qualche km fino a Felonica, all'Agriturismo Baraccabrà.
F. "Quanti km saranno"?
L. "Mah...una trentina..."
Bene, si parte! (dopo aver atteso l'arrivo di Lagua che era passato dal "biciclaro" di fiducia di Pontelagoscuro, causa rottura gabbietta).
Clima perfetto, zero vento, giornata stupenda, si pedala tranquilli per un'ora abbondante poi tranquillamente Lambe esordisce con: "Ma il ponte"? Ehm...mi sa che il ponte l'abbiamo già passato da un pezzo! A questo punto proseguiamo per il ponte successivo, quello che collega Castelmassa (Emilia Romagna) con Sermide (Lombardia) che tanto non è lontanissimo...... Insomma, all'agriturismo a Felonica ci arriviamo ma dopo aver percoso 50 km (ma non erano 30?!)
Poco male, ad attenderci per il pranzo (vero Lambe?) ci sono Tommy (per me una sorpresa, vecchia conoscenza) e Lucrezia. Smolliamo le bici e via in piscina! Non si stava bene...no no no!
Nel frattempo ci raggiungono in macchina anche Rimo e Fede (Rimo si unisce al treno della Garmin sulla via del ritorno)
Mezzora dopo ci chiamano a tavola (unici clienti, l'agriturismo apre solo la sera) e li mi sono commosso.
Sotto il pergolato, una tavola già apparecchiata con tovaglia a fiori consumatissima ma pulita e già a tavola sei piatti di penne con pomodoro e basilico dell'orto, a seguire bruschette con pomodoro, cipolla di Felonica, basilico e mozzarella, come dolce salame al cioccolato e caffè della moka per finire.
Ad ogni cosa che Lucrezia portava in tavola, ci chiedeva se andasse bene scusandosi perché era quasi tutto improvvisato......ma proprio per questo andava BENISSIMO! Era tutto buono e genuino, come il posto in cui ci trovavamo e dove siamo stati a rilassarci... fin troppo, tra riposino del dopo pranzo, piscina, merenda con altro dolcino e caffè, osservando orto e dintorni, scoprendo tavoli "apparecchiati a cipolle" e contenitori pieni di misterioso liquido nero sotto gli alberi (era nocino...in progress)
Purtroppo ci decidiamo a ripartire per il ritorno, un po' troppo tardi appunto (erano più delle 18.00 mi sa...) infatti facciamo buona parte del percorso verso Ferrara su Destra Po al buio, con occhiali per proteggerci dagli insetti del tramonto ma...non vedendo praticamente un tubo!
Il contachilometri, arrivato a casa, segna 105 km, credo di non aver mai fatto tanti km in fissa in un solo giorno ma...li rifarei subito! Meravigliosa giornata, amici, chiacchiere, buon cibo e posti stupendi, grazie!

Seguono acuni momenti della fantastica giornata: