Finalmente
ci siamo, dopo mesi di attesa si parte per Gaiole in Chianti; “già…hanno messo
proprio un tempo di cacca per il fine settimana”
…ma abbiamo avuto la fortuna di essere
sorteggiati per poter partecipare alla nostra prima Eroica, quindi non si rinuncia
per niente al mondo, si farà anche sotto il diluvio, come veri eroici, appunto. Carichiamo
le nostre bici eroiche e si parte da Ferrara in direzione
Toscana, sotto la pioggia ininterrotta. Arrivati a Gaiole si cerca un
parcheggio, si scende in paese e cerchiamo il
luogo delle iscrizioni mentre ci consumiamo gli occhi tra le bancarelle del
mercatino piene zeppe di meraviglie a pedali di tutte le epoche. Trovo il mio
numero nell’elenco, mi metto nella fila giusta e… “quale fai”? Mmmhhh…la 135 km
dai.. (Claudio, che ora non è con noi ha insistito per fare quella) Mi unisco
di nuovo a Cecio e Ste e… “ti sei iscritto alla 75 km vero”? Ehmm…no la
135..beh..allora…effettivamente…dai faccio la 75 anch’io, e mi faccio cambiare
il “manifest”.
Di
nuovo giretto al mercatino (sempre sotto la pioggia) poi si incontrano i
ragazzi di fixedforum.it, Ciaba, Mela e
Spino, hanno comprato il biglietto per la Cena degli eroici, ma si…andiamo pure
noi! La sera si incontrano a cena anche i ragazzi di IRIDE Modena, l’indomani
saranno una trentina e scopriamo con sollievo che anche loro faranno la 75! A
cena sotto il capannone siamo circa 500 ma il giorno
dopo alla partenza saremo dieci volte tanto, 5020 per l’esattezza!!
Mangiamo tanti salumi, crostini, ribollita, porchetta, fagioli, pane, cantucci,
vinsanto e vino in abbondanza, una cena eroica no?! Con
le panze che tirano ci trasciniamo alle nostre stanz…macchine e tra
lampi e tuoni proviamo a fare un pisolino in compagnia dei nostri cavalli
d’acciaio, ora non piove, speriamo…
Buongiorno
Gaiole, oggi c’è il sole!! Dormito bene? NO! Colazione con cantucci messi da
parte la sera prima e un pezzo di cioccolata, ci agghindiamo da veri eroici,
attacchiamo numeri e pettorali e via che si va alla partenza! Claudio non c’è,
alla fine da vero eroico alle 5.00 era alla partenza della 135 km!! Grande!
Allora,
siete pronti? Andiamo! Si fa la fila per la prima timbratura, sosta caffè nel
primo baretto dopo la partenza (in due giorni penso faccia il fatturato per un
anno intero) e proprio qui, inaspettatamente, mi passa a fianco Juliet Elliott,
non ho la faccia tosta solitamente ma una foto gliela chiedo :-)
Ci
raggiungono anche Ciaba, Mela e Spino che all’ultimo hanno optato per la 75 al
posto della 135 e Giulio, che è di Siena e da local ci guiderà per tutto il percorso facendoci da Cicerone. Allora via! Si parte all’avventura!
Il
primo tratto è tutto in leggera discesa e si va via carichi
e spensierati ma…ehmmm…forse…ho bucato…eh si, ho forato la posteriore!!
Porc…ma com’è possibile?! Ho le 28”, siamo ancora sull’asfalto e non abbiamo
fatto nemmeno 1 km!! Bah!!! Scendo di strada, i compagni di avventura tornano
indietro e mi aspettano (grazie!) mentre riparo, smonto, rimonto…la camera
d’aria forata…ehmm…scusate, dai è l’emozione!! Dai, via andiamo! Un km dopo ci
fermiamo in uno spiazzo prima di affrontare la prima salita, Ciaba ha qualche
problema al cambio, si avvicina un eroico con bici eroica e pancia eroica
dall’accento veneto e…”Ma si dai, xe ‘a cadena tropo larga, no ‘a xe dea misura
giusta, ti gà da cambiarla”! Grazie vecio, ‘ndemo và
tosi!! Ci aspetta Brolio, prima salita da rapportino… Sinistra al bivio e su
per Brolio, bivio per Castagnoli e Madonna a Brolio (451 slm) iniziamo a vedere
la prima Madonna… Castello di Brolio…l’apparizione! (512 slm) poi giù in discesa verso Pianella e
raggiungiamo anche il gruppone di IRIDE Modena, ponte per Vagliagli e si torna
a salire, all’ingresso in Vagliagli la seconda
apparizione (500 slm) poi ancora in picchiata verso Aiola, Castellina in
Chianti, panorami mozzafiato, vorrei fare mille foto ma non posso, facciamo i
60/70 all'ora! "Mi sa che quello sia il mi babbo"! Esclama Giulio. "Lo riconosco dalla maglia rosa" Stupenda maglia vintage in lana della Inoxpran Pentole Posate che indossa anche Giulio nella versione bianca e rossa, conservate gelosamente entrambe da anni assieme alla bicicletta.
Al bivio per Radda si ingrana di nuovo il 42/28, su, su
fino a Radda in Chianti (528 slm) in centro ci fanno il primo timbro e si va al
ristoro a mangiare chili di pane toscano con marmellata, vino e zucchero,
nutella ma soprattutto olio, buono! Fettunta come se piovesse! Una controllata alla bici di Ciaba nell’officina da
campo del mitico Lanerossi e via che si va! Giù, discesone all’aroma di gomma,
qui i freni stanno lavorando di brutto… fino a
Lucarelli poi si sale di nuovo fino a Panzano. “Ma…
tutta quella gente? C’è il ristoro”? No, realizzo che siamo al paese di
Cecchini, si proprio lui, Dario Cecchini dell’Antica Macelleria Cecchini e
davanti a noi la meraviglia! Pane toscano, salsiccia fresca spalmata (da
svenimento), finocchiona, lardo, vino rosso e allegria. Qui scatta la seconda
foto con il vip…Dario Cecchini in persona, che onore! Io mi fermo
qui…mmhhnhn…ah no! Di fronte a noi la temutissima salita verso Vetta Le
Volpaie…tan dan dan daaaaannn!!! Partiamo
direttamente con il rapportino più corto che abbiamo a disposizione, su, su,
su, su… giù dalla sella! Per metà ce la facciamo a
piedi, facciamo fatica anche a spingere le bici
e finalmente a 668 metri slm troviamo “IL” ristoro.
Ogni bendiddio davanti a
noi, ribollita, fettunta, pane e miele, marmellata, nutella, noci sgusciate,
frutta, pecorino maremma, pancosanti, vino, acqua…anche dal cielo! Già, c’è un bellissimo sole che scalda e piove ma
quasi non ce ne accorgiamo, tanto siamo stanchi e affamati. Si riempiono le
borracce, si timbra il cartellino e a panza piena si parte, “copritevi che dopo
mangiato in disces… dietro la prima curva si nasconde un altro muro, noooooo!!! E su,
fino a 769 slm, solo ghiaia, solo strada bianca, una
fatica incredibile… “ma chi me l’ha fatto fare”? Siamo circondati da uliveti e
vigneti di Chianti, panorama da favola, a noi sembra di stare sulla cima
del mondo ma siamo solo in collina! Si scende, passando per Volpaia, bivio per
Castelvecchi, per la Villa poi ancora su, strada bianca, panorami, sole
stupendo, su, suuuuuuuu, bastaaaaa!!!
Bivio per Lo Smorto, per S. Donato in
Perano (567 slm) e giù di nuovo, questa volta è l’ultima, Vertine e finalmente
si entra in Gaiole, Via Galilei e Piazza Ricasoli, vedo lo striscione
TRAGUARDO!! Ce l’abbiamo fatta!!
Lo
so, sono “solo” 75 km ma in collina e noi siamo delle schiappe, quindi per noi
è stata un’impresa e se mentre salivo imprecavo tutti i santi dicendo “mai
più”, adesso ho già la lacrimuccia, mi manca già tutto questo e non vedo l’ora
che passi un anno per tornare in sella e farmi la 135 km
Ci
riposiamo un po’ poi alle macchine, ci cambiamo, ultimo giretto al mercatino e
chi ti incontro? Aveva appena acquistato una bici da pista di… ”qualche anno
fa”, priprio lui, il pettorale n. 1, il mitico Luciano Berruti e ovviamente
scatta la terza foto con vip :-)
Possiamo
andare, arrivederci Gaiole, ci vediamo l’anno prossimo!Tutte le foto qui